Guido Carli
GUIDO CARLI, è un procuratore sportivo meglio noto come Coach CARLI.
Le sue passioni lo inducono a lavorare sin da giovanissimo ad operare nell'informatica, nell'intelligenza artificiale, nella medicina e nello sport.
Guido è ricercatore indipendente, un manager di larga cultura e gusto umanistico, un narratore sostanzioso e qua e là abbastanza vivace da tener desta la curiosità dell'atleta senza perdere di vista il senso scientifico dei suoi allenamenti: Un allenatore insomma che può dare soddisfazione alle esigenze dei dotti e istruttivo piacere ai giovani e profani.
A 23anni, lascia l'Ospedale Universitario Molinette San Giovanni battista di Torino con l'idea di impiantare nella "Casa dell'Antonelli", una struttura polivalente con tre palestre per l'atletica pesante: una attrezzata per la Pesisistica e Cultura Fisica, un'altra con ring regolamentare e equipaggiamenti per la boxe e con materassina olimpica per la lotta, oltre ai luoghi di comunione quali il bar, la mensa, il “salone delle feste”, la foresteria di cui restarà custode sino al 2010, quando promosse l'inchiesta sul cromo esavalente nei cantieri del passante ferroviario di Torino e gli avvenimenti politici lo distoglieranno.
Con la sua famiglia (Carli's Family) fonda l'associazione Sportforma nel 1995.
Fra gli uomini dello Sport, Guido Carli è l'uomo dell'azione preparatoria che spesso è la più delicata, la più difficile, la più faticosa, si confronta sui campi di gara nella Lotta Olimpica, nella Pesistica e nel Pugilato sia come allenatore che atleta. L'intenzione di Guido è spostare l'attenzione dalla visione dei lussi comuni di molte palestre del fitness, a quella dei principi sportivi tradizionali e dell'atleta competitivo. Si prende cura di chi esordisce in competizioni sia a livello nazionale che internazionale in uno spirito di aggregazione che ritiene fondamentale per i suoi giovani atleti sempre più esigenti di continui upgrade, sia nella fase competitiva sia nelle fasi pre e post car
riera.
E' Pioniere e promotore della diffusione del White Collar Boxing in Italia, nel 2013 viene convocato in una riunione a nord del Regno Unito dalla European Boxing Federation, in un meeting dove stringe amicizia con James Ward il segretario generale dell'European Boxing Federation, è presente anche Evander "real deal" Holyfield per realizzare la delegazione Italiana in un progetto che rivoluzionerà a breve il pugilato in europa, con il White Collar inteso come semiprofessionismo.