Il Realismo - Appunti di storia dell'arte

La rivoluzione industriale provoca un cambiamento anche nella società. I contadini si spostano nelle città per lavorare nelle industrie, questi ultimi però sono sfruttati e sottopagati. La tensione è alta e nel 1848 scatta una protesta. Nel 1840 nasce quindi il Realismo.

I pittori realisti approfondiscono gli aspetti sociali, le tematiche collegate al lavoro e i fatti del loro tempo in generale. Quindi la pittura del Realismo rappresenta oggettivamente la realtà senza nessuna modifica emotiva del pittore ma come è veramente.

Gli artisti principali del Realismo sono Courbet, Daumier e Millet.

 

Gustave Courbet

E’ il primo pittore realista, le sue opere sono oggetto di critica da parte di artisti che non accettano il suo modo di rappresentare la realtà che è oggettiva e non nasconde gli aspetti più drammatici e crudi. All'esposizione universale di Parigi del 1855 alcuni dei suoi quadri sono rifiutati poiché considerati di scarsa moralità. In risposta Courbet fa installare vicino all'Esposizione il "Padiglione del Realismo" dove espone 40 dei suoi dipinti. Proprio questo avvenimento segna l'inizio del Realismo. Questo era un movimento che doveva raffigurare gli aspetti più umili della vita quotidiana secondo un impegno di verità. A volte però Courbet è arrivato addirittura a scandalizzare i suoi sostenitori.

Il suo dipinto più discusso è L’origine del mondo, che Courbet espose comunque al Padiglione.

Funerale di Ornans (1849)

Il dipinto è chiamato "funerale di Ornans" poiché quest'ultima è la città natale dell'artista. L'opera rappresenta la cerimonia funebre di un cittadino, a cui partecipano gli abitanti del villaggio. Il dipinto è stato posto al Padiglione del Realismo ed ha suscitato l'interesse dei contemporanei per la scelta dei soggetti e il modo in cui sono rappresentati.

Le donne si trovano sulla destra e gli uomini sulla sinistra. I funzionari ecclesiastici sulla sinistra e i funzionari politici come il sindaco sulla destra, questo a rappresentare le divisioni che c'erano tra i vari gruppi. Si vede la tristezza di alcune donne che si asciugano le lacrime. Al centro del dipinto si trova la fossa, tagliata dal bordo della tela per far partecipare lo spettatore alla scena. Un altro elemento che fa sì che lo spettatore sia partecipe è l'uomo sulla sinistra che guarda verso lo spettatore.

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Il funerale di Ornans

 

Honoré Daumier

Costui è un altro grande artista dell’epoca. Il suo modo di raffigurare la realtà è diverso da quello di Courbet. Lui rappresenta la povertà e l'ingiustizia sociale attraverso le sue opere, si rivolge contro la borghesia. Pur di rendere il suo messaggio più efficace arriva addirittura a deformare la realtà.

Il vagone di terza classe

Una delle sue opere più importanti e il vagone di terza classe, dove mette in evidenza la miseria e la povertà dei ceti sociali disagiati, utilizza una pennellata rapida e un segno deciso, vengono quindi lasciate ampie strisce di colore accostate l'una all'altra.

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Il vagone di terza classe


In primo piano sono seduti due viaggiatori, probabilmente una famiglia. La giovane madre allatta un neonato al seno. L’anziana donna, con il capo coperto da un cappuccio e indosso un mantello, sembra guardare nel vuoto. Sulle gambe ha un cesto sul quale poggia le mani. I colori sono bruni e tendenti all’ocra nelle parti chiare. L’abito dell’uomo è verde, unico colore presente in dialogo con ocra e marrone. Accanto a loro, sulla destra, dorme un figlio adolescente, completamente in ombra.

 

Jean-Francois MIllet

Caratteristica delle tele di Millet è la rappresentazione della vita nei campi e del lavoro dei contadini, che conosce bene poiché anche lui proviene da una famiglia di agricoltori. I suoi quadri non sono crudi come quelli di curve ma al loro interno vi è un'atmosfera triste e dolce.

Angelus

Esempio è l'Angelus, dove sono rappresentati due contadini che interrompono il loro lavoro di raccolta delle patate per recitare la preghiera dell'Angelus.

Secondo le dichiarazioni di Millet, i suoi dipinti nascevano da altre intenzioni espressive. Fino ai 21 anni Millet lavorò nei campi e le suggestioni nate dal rapporto con la Terra non le dimenticò mai.

Il colore predominante nell’opera è caldo e tende al bruno. In primo piano si vede il colore della terra e della vegetazione, che tende al marrone. Il colore del cielo illumina di riflessi arancioni e tenui tutta la scena che pone in controluce i due protagonisti. Sono proprio questi colori caldi e le nubi del tramonto che danno spiritualità alla scena. I colori terrosi dei due contadini inoltre li avvicinano alla terra che coltivano e sembrano perciò fondersi con il paesaggio. Nell’atto di inchinarsi verso la terra durante la preghiera si coglie un profondo rispetto per quest’ultima.

In primo piano vi sono quindi due contadini, un uomo a sinistra e una donna a destra. In mezzo tra i due si trova una cesta con poche ortaggi e dietro di loro una carriola con due sacchi. A sinistra del ragazzo c’è un tridente che insieme al cesto è in primo piano, i contadini in secondo e la carriola in terzo.

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Angelus


Questa scena sarà dipinta da Van Gogh tale e quale anni dopo.