Napoleone Bonaparte: da generale a imperatore

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Napoleone Bonaparte

 Tra il 1794 e il 1795, con la caduta di Robespierre e con l'istituzione del Direttorio, in Francia si concluse il periodo rivoluzionario. Il governo del paese, politicamente diviso ed economicamente dissestato, passò alla borghesia moderata.

Nel 1796 l'esercito francese mosse alla volta di Vienna, incontrando una forte resistenza austriaca. Una piccola armata, affidata al giovane generale Napoleone Bonaparte inviata in Italia, riuscì invece a battere le truppe austro-piemontesi. La discesa di Napoleone in Italia determinò un profondo cambiamento dell'assetto politico nella penisola, dove nacquero diverse repubbliche sorelle. Con la pace di Campoformio nell'ottobre del 1797, l'Austria fu costretta ad accettare l'assetto dato da Napoleone all'Italia. In cambio ottenne i territori della repubblica di Venezia, che concluse così la sua millenaria vicenda. 

Non potendo invadere l'Inghilterra, la Francia decise di colpirla nei suoi ineressi coloniali. Nel luglio 1798, un'armata guidata da Napoleone invase l'Egitto per stabilire il controllo sul transito commerciale sull'Asia, ma il 1 agosto l'ammiraglio Nelson annientò la flotta francese nella rada di Abukir, lasciando Napoleone isolato sul continente africano. 

In Europa si formò una seconda anticoalizione francese, mentre in Italia furono rovesciate tutte le repubbliche sorelle.

Rientrato in Francia nell'ottobre 1799, Napoleone partecipò al colpo di stato del 18 brumaio 1799 e intraprese la scalata al vertice politico del paese Nella primavera del 1800, Napoleone discese nuovamente in Italia e , dopo aver sconfitto gli austriaci a Marengo, ricostituì le repubbliche sorelle.

Dopo la pace di Amiens con l'Inghilterra, Napoleone si fece nominare console a vita e avviò una serie di importanti riforme. L'amministrazione dello stato venne riorganizzata e furono stabiliti prefetti e sindaci. L'istruzione pubblica fu centralizzata, il codice civile promulgato nel 1804 ribadì alcuni principi della Rivoluzione quali l'eguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge e la laicità dello stato.

Ormai fermamente alla guida del paese, il 2 dicembre 1804 Napoleone si proclamò imperatore, sancendo così la fine della repubblica. L'influenza napoleonica si estese, oltre che sull'Italia, trasformata in regno, anche sull'Olanda, che divenne la repubblica Batava, sulla Svizzera e su altri territori europei.

Nel 1805 scoppiò la guerra con la terza coalizione anti-napoleonica, sconfitto sui mari a Trafalgar dalla flotta dell'ammiraglio Nelson, Napoleone si impose ad Austerlitz sull'esercito austro-russo rafforzando le sue posizione nel continente.

Nel 1810 Napoleone raggiunse l'apice della sua potenza. In quell'anno sposò Maria Luisa d'Asburgo, la figlia dell'imperatore austriaco Francesco I.