l'agente eziologico, una volta eliminato all'esterno può raggiungere un altro ospite suscettibile attraverso due modalità di contagio: diretta e indiretta, così riassumibili:
a) FONTE DI INFEZIONE → SANO
(Malato o portatore)
b) FONTE DI INFEZIONE → AMBIENTE ESTERNO → SANO
( malato o portatore )
Nel caso a) ( = contagio diretto o trasmissione diretta) non si riconoscono "intermediari" tra la fonte e l'individuo sano, esposto all'infezione: il passaggio dell'agente patogeno implica evidentemente un contatto tra il soggetto sorgente dell'infezione e quello sono, quale tipicamente, ma non esclusivamente, si verifica nel caso delle malattie veneree; un altro esempio di infezione per contagio diretto è rappresentato dalla rabbia, nella quale l'animale ( fonte di infezione ) inocula, tramite il morso o il graffio, il virus presente nella saliva direttamente nella cute del soggetto sano.
Il contagio per via diretta e semidiretta, anche definito contagio interumano, almeno teoricamente sempre possibile, rappresenta la modalità obbligatoria di trasmissione per tutti gli agenti etiologici incapaci di sopravvivere nell'ambiente esterno ( tra essi sono compresi gli agenti delle malattie veneree, il virus delle affezioni respiratorie acute, quali i virus influenzali, quelli delle forme esantematiche dei bambini ), ma nella realtà si verifica anche nel caso di molti agenti microbici dotati di maggiore resistenza.
Nel caso b) ( = infezioni a trasmissione indiretta ) l'agente etiologico, eliminato da parte della sorgente e capace di sopravvivere nell'ambiente esterno, raggiungere l'individuo sano attraverso svariati mezzi inanimati o animati, rispettivamente definiti VEICOLI E VETTORI. In questa sede ci limitiamo a segnalare i veicoli ed i vettori più frequentemente in gioco nella trasmissione indiretta.